Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

In data odierna si è tenuta la cerimonia di dedicazione del Dipartimento di Scienze Medico Veterinarie dell’Università di Parma  al professor Pietro Giovanni Delprato, zooiatra e medico igienista.

Dopo lo scoprimento della targa si è svolto un convegno sulla figura del docente di San Secondo Parmense, dove sono intervenuti il Pro Rettore Vicario Giovanni Franceschini, il Direttore del Dipartimento Attilio Corradi, il professore emerito Giovanni Ballarini e Stefano Zanichelli, docente del Dipartimento di Scienze Medico Veterinarie e presidente dell'Ordine dei medici Veterinari della provincia di Parma alla presenza del Prefetto Giuseppe Forlani e del Presidente del Consiglio Comunale Marco Vagnozzi.

Pietro Giovanni Delprato nasce a San Secondo Parmense il 12 dicembre 1815. Compie gli studi di medicina nella città di Parma, dove si laurea nel 1838 ed successivamente esercita per un certo tempo la professione, anche come medico condotto nel paese natale.

Nel 1839 il governo decide di inviare due giovani medici a istruirsi nelle scienze veterinarie a Milano, Pietro Giovanni Delprato sostiene il concorso, ne risulta vincitore e presso l’Istituto veterinario di Milano completa gli studi zooiatrici, laureandosi il 4 settembre 1844. Tornato a Parma, nello stesso anno assume la direzione della cattedra di medicina veterinaria e nel 1845 insegna nella Scuola di Veterinaria, aperta nelle pertinenze della villa dei Conti Carissimi, nell’attuale Borgo Carissimi.

Pietro Giovanni Delprato tra il 1844 e il 1848 diviene il protagonista della riforma della scuola veterinaria parmense, della quale assume la direzione nell’aprile 1848. Nel 1849, in seguito agli avvenimenti politici risorgimentali ai quali aderisce, é sospeso dall’ufficio, ma ne é reintegrato nel 1850. Nel 1854 torna alla direzione dell’istituto veterinario e vi rimane fino alla morte, avvenuta a Parma 29 gennaio 1880.

Oltre che in campo didattico, Delprato é molto impegnato in quello scientifico e pubblica i risultati delle sue osservazioni e ricerche, acquisendo in breve tempo notorietà e solida reputazione in campo nazionale. Con corrispondenze e amicizia sviluppa rapporti con i maggiori rappresentanti degli ambienti scientifici nei quali in quegli anni evolve il rinnovamento della veterinaria, italiana e mondiale.

Sempre legato alla città e all’Università di Parma, dedicandosi incessantemente ai suoi studi e alla didattica, che interrompe solo brevemente nel 1859 durante la Seconda Guerra d’Indipendenza, fonda una buona scuola alla quale si formano molti allievi, e al tempo stesso si dedica con energia al problema dell’Ordinamento delle Scuole di Veterinaria, ottenendo che nella scuola di Parma sia richiesto un corso di studi superiori quale requisito per l’ammissione, connotando nella selezione più severa una maggiore dignità degli studi. É anche un attento bibliofilo che raccoglie una vasta biblioteca specializzata, ricca di gran quantità di libri di varie epoche e di codici antichi molti dei quali rarissimi.

Delprato é attivo anche nella vita sociale e politica della città ed é tra coloro che con maggiore vigore promuovono l’innalzamento della veterinaria al rango degli studi universitari, sostenendo la riforma della scuola e accrescendo il patrimonio della disciplina con l’esercizio della professione e della didattica, sempre vincolato all’osservanza del rigore scientifico e della ricerca e deve essere considerato il fondatore e il più attivo esponente della scuola veterinaria di Parma nel secolo XIX.

Pietro Giovanni Delprato é anche l’apostolo della cura e dell’allevamento del bestiame parmigiano, con particolare attenzione a quello bovino. Il bestiame é necessario per sostenere e aumentare le produzioni agricole e, in un periodo nel quale devastanti sono le malattie del bestiame a Parma, Pietro Giovanni Delprato interviene, dettando misure all’altezza delle conoscenze dei tempi, diffondendo anche buone pratiche d’alimentazione degli animali, capaci d’influenzare positivamente anche la quantità e la qualità del latte e quindi le produzioni casearie.

Creatività e sapere, unite a rigore scientifico e a un forte impegno sociale guidano tutta la vita di Pietro Giovanni Delprato e ne fanno un Maestro, guidato dalla costante ispirazione di quanto da lui affermato di una necessaria fraterna associazione della scienza con l’esistenza di un’unica Facoltà Medica, divisa nelle sezioni Medica, Chirurgica, Farmaceutica e Veterinaria.

Specializzazione tecnica e unità culturale Pietro Giovanni Delprato dà l’esempio di come affrontare e superare le contingenze dei tempi. Un equilibrio, ma soprattutto un esempio che il Maestro testimonia sulla necessaria unità culturale della medicina, oggi quanto mai importante, in un periodo di necessari cambiamenti per dimensioni simili a quelli vissuti da Pietro Giovanni Delprato, al quale oggi e con felice intuizione e per volontà dei professori e dei ricercatori della Veterinaria dell’Università degli Studi di Parma é dedicato il nuovo Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie.

 

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