Parma, 15 novembre 2022 -Diffondere sempre più la ricerca, la formazione e l’innovazione tra le piccole e medie imprese attraverso l’individuazione e l’attuazione di progettualità specifiche. Avviare tirocini formativi in azienda con particolare attenzione alla conoscenza nelle PMI dei profili in uscita dall’Ateneo, delle nuove lauree e dei percorsi di laurea a indirizzo professionalizzante. Ma anche intensificare la ricerca e le indagini economiche con particolare attenzione al tema della sostenibilità in ambito di prodotto e processo, persone, ambiente, lavorando in particolar modo sui temi economici e finanziari, sui processi e sull’ambiente con appositi percorsi formativi. Sono le motivazioni con cui questa mattina il Rettore dell’Università di ParmaPaolo Andreie i Presidenti di CNA, Giorgio Lugli per Reggio Emiliae Paolo Giuffredi per Parma,hanno siglato il nuovo protocollo d’intesa tra il mondo CNA e l’Ateneo. Un accordo siglato per la prima volta nel 2016 e che ha portato a compimento importanti progetti: dalla presenza fissa del mondo CNA ai Job Day dell’Università alla realizzazione del laboratorio di automazione industriale all’interno del Campus Scienze e Tecnologie dell’Ateneo, inaugurato nel 2019, che funziona come luogo di innovazione per le PMI e come aula di costruzione di competenze per studentesse e studenti. A conferma della crescita di un rapporto di collaborazione che ha avvicinato concretamente il mondo del sapere all’universo delle PMI, il rinnovo vede quest’anno due CNA tra i firmatari, Parma e Reggio Emilia, unite nell’impegno comune di favorire l’incontro tra neolaureate/i e piccole imprese. “Questo nuovo accordo – spiega il Rettore Paolo Andrei – si inserisce nel quadro del costante impegno di apertura verso l’esterno dell’Università di Parma, in un’interazione che vuole contribuire a costruire processi di sviluppo condivisi e virtuosi. In questa rete di relazioni il mondo dell’impresa è senz’altro, per noi, un interlocutore privilegiato, e CNA è una realtà importante ed estremamente vivace. Siamo sicuri che anche da questa nuova intesa, , come già dalla precedente, scaturiranno esiti e opportunità molto significativi: per le nostre studentesse e i nostri studenti, che avranno modo di confrontarsi direttamente con importanti esperienze aziendali, così come per le stesse imprese, in uno scambio reciproco davvero virtuoso”.“Ringrazio il Rettore per questa nuova opportunità – afferma Paolo Giuffredi, Presidente di CNA Parma - che, attraverso la collaborazione tra Università e mondo delle imprese, potrà contribuire ad un ulteriore sviluppo innovativo e culturale del territorio. Oggi all’Italia mancano ancora le competenze: serve formazione ed un maggior coinvolgimento delle PMI. Lo scambio di formazione tra atenei e aziende, la realizzazione di laboratori di impresa e progetti reali comuni sono fondamentali per la creazione di competenze professionali sempre più specializzate, per la competitività delle aziende e per la crescita economica e sociale dei territori, ma che non devono restare limitate al mondo delle Grandi Imprese ma estese a tutta la filiera produttiva e alle PMI che sono il cuore pulsante della nostra economia”. “Sei anni sono trascorsi dal primo accordo. CNA si sente impegnata a proseguire con forza quel cammino. È un atto importante per il quale ringraziamo l’Ateneo, i docenti che hanno collaborato con noi in questi anni e il Rettore in prima persona – conferma Giorgio Lugli, Presidente di CNA Reggio Emilia. Rinsaldare le relazioni tra mondo della ricerca e quello delle Piccole e Medie Imprese è ancora più importante in questa fase, dove l’individuazione delle risorse e delle competenze da inserire in azienda sono elemento strategico prioritario. Eravamo e siamo consapevoli di ciò: per questo nel 2019 abbiamo lavorato alla realizzazione del laboratorio di automazione industriale nel Parco delle Scienze e oggi siamo impegnati a portare avanti continui progetti di collaborazione sulla ricerca e l’innovazione, sulla formazione continua e sull’orientamento, fondamentali per evitare in futuro il miss match che stanno riscontrando le nostre imprese, e favorire così l’occupabilità anche nella direzione richiesta dai mercati”. Proprio la ricerca,l’innovazione e la formazione giocheranno un ruolo fondamentale nell’ambito di questo accordo, che prevede anche: seminari di approfondimento e azioni di formazione e orientamento; elaborazione di studi specifici,con particolare attenzione al tema della sostenibilità (declinata in ambito economico, finanziario e marketing), con la definizione di nuovi modelli di business per rafforzarele relazioni tra Università e Imprese e con il tessuto produttivo, economico e sociale dei due territori. Negli intenti dei promotori la sfida è ancora più ambiziosa: portare avanti progetti di ricerca, anche di valenza europea, da veicolare nelle aziende associate per sviluppare partnership e progetti comuni e potenziare il collegamento con i servizi di placement, promuovendo JOB DAY e iniziative di incontro tra studentesse, studenti, imprese e lo stesso sistema CNA. Particolare attenzione sarà dedicata alla formazione continua, anche attraverso la co-progettazione, tra CNA e le società del sistema, di percorsi formativi specifici nei settori di comune interesse. Il binomio educazione-innovazione risulta strategico e l’Università e il mondo CNA vogliono rilanciare il ruolo della conoscenza e della cultura nello sviluppo dell’economia territoriale, nella consapevolezza che questo è il valore aggiunto che può permettere all’universo PMI di vincere la sfida con l’attuale congiuntura negativa.