Parma, 25 ottobre 2023 – Cresce e si rinnoval’Ospedale veterinario universitario didattico dell’Università di Parma. Il Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie può infatti contare su un nuovo comparto chirurgico, funzionale e all’avanguardia, nato dalla necessità di fornire un servizio ammodernato e ampliato alla didattica e all’utenza. A questo si aggiungono gli interventi di ristrutturazione edile e impiantistica nell’edificio Degenze piccoli animali, anch’esso ampiamente rinnovato. Oggi l’inaugurazione, con interventi del Rettore Paolo Andrei, del Direttore del Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie Giacomo Gnudi, della Direttrice sanitaria dell’Ospedale veterinario universitario didattico Cecilia Quintavalla e del Dirigente dell’Area Edilizia e Infrastrutture Alessandro Bertani. Per quanto riguarda le Chirurgie, grazie all’impegno della U.O. Edilizia dell’Ateneo tre anni fa è partita la macchina progettuale che, supportata dalle indicazioni delle e dei docenti, ha portato alla realizzazione del nuovo Plesso: un’ampia struttura di circa 800 metri quadrati dove sono state realizzate 3 sale operatorie per piccoli animali, con annessa sala induzione e risveglio, una sala per endoscopia/radiologia, ambulatori per visita dei pazienti e laboratorio di chemioterapia sempre per piccoli animali. Non manca un rinnovato comparto per i grandi animali (in particolare equini) che, grazie anche all’acquisizione di personale docente qualificato, certamente non farà mancare a studentesse e studenti del Corso di laurea magistrale in Medicina Veterinaria un’attività di didattica pratica di rilievo: una sala operatoria, una sala risveglio e induzione, una sala polifunzionale per esami di radiologia/ecografia, chirurgia in stazione, una sala polifunzionale per visita clinica, utilizzata anche come sala monta. È inoltre operativa anche una macchina di risonanza magnetica (MRI) a basso campo, apparecchiatura diagnostica a cui potranno accedere sia piccoli animali (per lo studio principalmente del sistema nervoso centrale e di altri distretti anatomici) sia i grandi animali, in particolari equini (per lo studio in particolare del piede e del cranio).Il cantiere, avviato a inizio dicembre 2021, si è chiuso dopo 20 mesi di lavori, per un costo complessivo di oltre 6 milioni di euro.Oltre alla realizzazione dell’edificio si è provveduto ad acquistare nuove apparecchiature scientifiche e arredi tecnici, per garantire la piena funzionalità della struttura. Tra questi: apparecchiatura per la risonanza magneticalampade scialitiche per sale chirurgichesterilizzatrici e lavaferrimonitor interattivi di grandi dimensioni per sale chirurgichearredi speciali per stoccaggio farmaci e medicaliGli interventi sono stati realizzati con grande attenzione al tema della sostenibilità, sia dal punto di vista del consumo di suolo (limitatissimo grazie alla demolizione della vecchia sala monta) sia in chiave di risparmio energetico. L’edificio è infatti stato progettato prevedendo l’adozione di tutti i dispositivi necessari a garantire il contenimento dei consumi, il risparmio energetico, il comfort acustico e così via.Fondamentale, negli interni, l’uso di materiali adeguati ad ambienti sanitari e a consentire corretta pulizia, igiene e resistenza.Per quanto riguarda l’edificio Degenze piccoli animali, prima si è intervenuti con lavori di consolidamento sismico e poi con un’ampia ristrutturazione edile e impiantistica. L’intervento ha comportato una completa riqualificazione delle finiture interne, un’ottimizzazione degli spazi con la creazione di ambienti con destinazione d’uso specifici e la completa sostituzione della dotazione impiantistica: elettrica, idrico-sanitaria, di distribuzione di gas medicali e di ventilazione e condizionamento, per assicurare migliori condizioni ambientali. Attraverso la rimodulazione di alcune pareti si sono creati tutti gli spazi necessari ad accogliere i piccoli animali in ambienti confortevoli e separati a seconda delle necessità di ogni paziente. Si sono creati un reparto per gli infettivi, un reparto di terapia intensiva e un reparto di degenza, senza tralasciare gli spazi necessari al personale in servizio quali una zona living e una stanza destinata al personale in servizio durante le ore notturne. Anche in questo caso si è lavorato con profonda attenzione alla sostenibilità, con dispositivi adeguati a contenere i consumi e a risparmiare energia, e si sono impiegati materiali adatti a un contesto sanitario e alle sue necessità.Il quadro economico complessivo dell’intervento ha determinato un costo di oltre 970mila euro.