Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

Parma, 13 ottobre 2023 – Giovedì 26 ottobre alle 9 nell’Aula B del Plesso D’Azeglio è in programma un convegno dal titolo Alle radici degli stereotipi, dei pregiudizi e delle diseguaglianze di genere: testimonianze scritte nel tempo e nello spazio.

L’evento, organizzato dalla docente di Letteratura latina medievale e umanistica dell’Università di Parma Stefania Voce, si inserisce nell’ambito del progetto del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni – CUG dell’Università di Parma “Non solo 25 novembre” con l’obiettivo di affrontare il tema degli stereotipi, dei pregiudizi e delle diseguaglianze di genere da una prospettiva diacronica, nella certezza che le problematiche socio-culturali oggi più attuali si possano affrontare con maggiore consapevolezza se comprese nelle loro dimensioni e dinamiche storiche e non come fenomeni unicamente radicati nella contemporaneità.

In apertura l’introduzione e i saluti istituzionali con Stefania VoceDiego SagliaDirettore del Dipartimento di Discipline umanistiche, sociali e delle imprese culturali, Massimo MagnaniCoordinatore dell’Unità di Antichistica del Dipartimento di Discipline umanistiche, sociali e delle imprese culturali e Francesca NoriPresidente del CUG.

A seguire gli interventi di Nicola Reggiani (Donne che denunciarono: alcune voci dai papiri greco-egizi), Mariella Bonvicini (Varianti di stereotipi femminili in alcuni poeti latini), Simone Gibertini (La voce della donna nella poesia elegiaca latina: il caso di Cinzia in Properzio), Francesca Sivo (... non est iste viro qui sit in muliere furor. Stereotipi di genere nelle 'commedie elegiache’), Fausto Pagnotta (Christine de Pizan e la denuncia contro gli stereotipi di genere: alcune note su una pensatrice politica fra Trecento e Quattrocento) e Fabrizio Amerini (Basi teologiche della questione di genere. Il caso di Tommaso d’Aquino).

Alle 15 riprenderanno i lavori con Carlo Varotti (La scena del processo: lo stereotipo familiare in 1912+1 di Leonardo Sciascia), Nicoletta Cabassi (“Bab’e carstvo”: l’universo femminile nella Russia del Lumi), Diego Saglia (Le ‘sfere separate’ nell’Inghilterra di inizi Ottocento: scorci sociali e letterari), Davide Astori (La lingua è il vestito del pensiero).

Saranno oggetto della riflessione testimonianze scritte dall’antichità mediterranea classica, dal Medioevo europeo e dall’epoca moderna che riguardano le tematiche del pregiudizio, della diseguaglianza e della violenza di genere che possano contribuire ad una ridefinizione più ampia e più consapevole della questione in esame.La tematica, che sul piano sociale e culturale da alcuni decenni ha sollecitato l’impegno verso una considerazione più profonda e produttiva, richiede e reclama una costante attenzione proprio per il naturale evolversi e modificarsi delle condizioni sociali, morali, culturali, storiche ed economiche in cui un individuo vive e che lo definiscono.

Sarà possibile seguire l’evento in streaming al link Teams

 

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