Parma, 9 novembre 2018 - Matteo Zanfabro, neolaureato in Medicina Veterinaria al Dipartimento di Scienze Medico Veterinarie dell’Università di Parma diretto dal prof. Giacomo Gnudi, ha ricevuto nei giorni scorsi al Centro congressi Paganini il premio “MSD Animal Health Community Award”, concorso nazionale per realtà virtuose italiane: il dott. Zanfabro è stato premiato per il progetto di ricerca “3D Veterinary Printing”, che promuove l’utilizzo della stampa 3D in ambito veterinario.Il progetto del neolaureato dell’Università di Parma è stato scelto tra i 20 della categoria “Cura degli animali da compagnia” presentati da altrettante realtà del paese. La Commissione giudicante del bando “MSD Animal Health Community Award”, composta da 3 giurati tecnici e 2 rappresentanti istituzionali, ha deciso di premiarlo per la capacità di innovare la chirurgia sull’animale, sia nella pianificazione pre-intervento, sia creando modelli di protesi basati sulle più innovative tecniche di produzione e stampa. Il progetto, infatti, seppur ancora sperimentale, si colloca al livello di altre esperienze internazionali in corso, rappresenta una vera innovazione della tecnica veterinaria e può arricchire il bagaglio tecnico del medico veterinario.L’idea innovativa alla base di “3D Veterinary Printing” è stata quella di proporre anche in ambito veterinario nuove soluzioni mediche legate alla manifattura additiva. Se nell’ambito della medicina umana, infatti, le applicazioni della stampa 3D hanno portato e continuano a portare enormi benefici, sia in termini economici sia in termini di sicurezza ed efficienza, altrettanto non si può dire per la medicina veterinaria, dove applicazioni di questo genere non sono ancora così diffuse.Il progetto messo a punto da Zanfabro si è posto l’obiettivo di rendere disponibili le applicazioni della stampa tridimensionale in 3 diversi ambiti: la pianificazione pre-operatoria, con la creazione e la stampa di un modello digitale fedele alla parte anatomica da utilizzare nello studio del campo operatorio e nella progettazione dell’intervento; la didattica, tramite la creazione di modelli da poter utilizzare nella didattica clinica e nell’insegnamento dell’anatomia; la produzione di eso-protesi veterinarie di innumerevoli forme, varie dimensioni e materiali, a un prezzo accessibile. Tutto ciò allo scopo di garantire una maggiore sicurezza all’animale da curare e anche un potenziale risparmio economico alle strutture veterinarie che ospitano gli interventi.